TIENITI SALDO
TIENITI SALDO
2 Timoteo 4:16-17 (NR06)
[16] Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato! [17] Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse pienamente proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone.Paolo, messaggero di Cristo, dal forte Saulo che era, si trova ora in una condizione che rispecchia il significato del suo nome nuovo: Paulos, “piccolo”. Da uomo potente e impetuoso è diventato umile e dipendente dalla grazia di Dio. In questa umiltà sperimenta la provvidenza del Signore proprio nel momento della difesa e della solitudine. Scrivendo al suo figlio spirituale Timoteo, uno dei più fedeli sostenitori del suo ministero, Paolo ricorda che il Signore è Colui che sostiene e libera. Dopo secoli dalle parole di Davide, risuona ancora la stessa verità: è il Signore che libera “dalla zampa del leone e dell’orso”.
Colpisce che Paolo non parli dell’abbandono come un’accusa, ma come una constatazione piena di fiducia. Non c’è amarezza, solo certezza che Dio provvederà a ogni suo bisogno. Egli sa che il Signore retribuisce con giusto giudizio e che l’esito di ogni prova è nelle mani di Dio. Come molti uomini di fede, anche Paolo ha condiviso le sofferenze di Cristo: il disprezzo, la solitudine, la persecuzione, perché si era schierato dalla parte della giustizia divina.
E la giustizia di Dio non è vendetta né imposizione, ma l’armonia che nasce dalle scelte libere dell’uomo che si sottomette all’amore. Così ogni cristiano che desidera restare integro e saldo nelle vie del Signore sperimenta, come Paolo, l’incomprensione e il disprezzo del mondo. L’umiltà viene scambiata per debolezza, la mansuetudine per passività.
Le opposizioni contro Paolo furono molte, come lo sono contro chi oggi vive una fede autentica. Spesso chi si oppone non valuta se ciò che contrasta è approvato da Dio, e così finisce per combattere contro lo stesso Signore. Ma Dio non abbandona i suoi: Egli usò Paolo come strumento di potenza e di grazia, per diffondere l’Evangelo tra le nazioni.
Il nostro Dio non fa distinzione di persone: chi lo invoca con sincerità di cuore gli è gradito. Come Paolo, anche noi desideriamo tenerci saldi nei propositi divini, con un cuore rivolto interamente a Dio, e preghiamo che l’opera del Signore sia sempre sostenuta da uomini e donne come Timoteo, pronti ad affiancare i servi di Dio e a custodire i consigli del cielo.
“Tieniti saldo sulla Parola,” dice Paolo. “Guardati dai pericoli dell’apostasia; adempi fedelmente al tuo ministero.” Quell’esortazione, rivolta allora a Timoteo, oggi parla a noi: i tempi sono difficili e il campo è grande. Non guardare tanto al “Paolo di turno”, ma considera il valore del tuo operato. Come l’apostolo disse a Timoteo: “Studiati di presentare te stesso approvato da Dio.”
Tieni saldo il tuo cuore nelle vie del Signore. Egli resta fedele anche quando tutto intorno sembra cedere.
Dio ti benedica.
Shalom.




